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MOSTRE E MUSEI

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Chiesa di San Carlo - Palazzo dei Musei

La mostra espone per la prima volta la pergamena, conservata oggi presso l’Archivio di Stato di Novara, mille anni dopo la sua stesura, ricostruendo gli antetefatti, i protagonisti, i luoghi e le conseguenze del documento. Immensi spazi e piccoli luoghi, autorità imperiale e signoria territoriale: nella pergamena pulsa davvero il cuore del Medioevo.

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Sacro Monte di Varallo

E’ il più antico, il più grande e il più importante tra i Sacri Monti piemontesi e lombardi. 45 cappelle distribuite lungo un percorso di grande fascino e interesse ambientale, naturale e paesistico, sulla terrazza di roccia che sovrasta la città. 

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Dalla seconda metà dell’Ottocento, arte e natura convivono a Palazzo dei Musei.
Il percorso della Pinacoteca riflette la ricchezza della tradizione artistica valsesiana dal Rinascimento al XIX secolo.
Il Museo Calderini rappresenta una vera e propria Wunderkammer valsesiana.

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LA PARETE GAUDENZIANA

Chiesa di Santa Maria delle Grazie

Ai piedi della salita che da piazza Gaudenzio Ferrari conduce al Sacro Monte, troviamo la Chiesa di Santa Maria delle Grazie.  Subito entrando, lo sguardo del visitatore è catturato dalla grande parete che divide la chiesa in due parti, opera del grande Gaudenzio Ferrari.   

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CHIESA DI LORETO

Cappella della Madonna di Loreto - Roccapietra

Varallo, è sede di numerosi monumenti d’arte e di fede di pregevolissima fattura, a partire dalla Madonna di Loreto, “sacrario dell’arte valsesiana” con pregevoli affreschi cinquecenteschi interni ed esterni di Gaudenzio Ferrari e Giulio Cesare Luini 

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Casa Museo Cesare Scaglia
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Museo
della Pesca
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Museo Ferroviario Valsesiano
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Museo dell'Energia
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Collegiata
di San Gaudenzio

“La conoscevo fin da bambino, la Valsesia,

Varallo, il Sacro Monte. C’ero andato come pellegrino e l’avevo riconosciuto come una cosa mia. La fede vera, concreta, quotidiana, terribile, testimoniata in una forma che sentivo davvero mia: il teatro. Le ricordo ad una ad una, le facce dei personaggi nella Cappella della Crocifissione. Mi hanno fatto sentire la necessità di esprimermi con la parola recitata”. 

— Giovanni Testori 

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