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Artigianato

Nella vetrina dell’Alpàa non possono mancare gli artigiani, espressione delle nostre tradizioni, del nostro sapere antico. Non è facile trovare la loro disponibilità per i 10 giorni di manifestazione, perché i più sono presi dall’operoso lavoro nei propri laboratori. Tuttavia anche quest’anno a Palazzo d’Adda, che per l’occasione diventa il  “Palazzo dell’Artigianato”, sono messi in mostra i manufatti valsesiani tra i quali primeggia il prezioso e unico puncetto, ma non sono da dimenticare gli scapin e il legno nelle sue varie forme di utilizzo.

Espongono: le Scuole di Puncetto Valsesiano, Scapin e Tessitura a mano e gli artigiani Croso Carmen (Scapin Valsesiano), Medana Augusta (Tessitura telaio a mano), Renolfi Antonio (Pirografia), Tosi Renato (Cesteria), Enzo Lippi (Restauro e Doratura).

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"C'era due VOLTE"

Di Rocco Guastella

Un esposizione che offre una rassegna di oggetti d'arredo recuperati e completamente trasformati...

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Scapin

Lo scapin è una calzatura tipica prodotta in Valsesia e confezionata interamente a mano.

Un tempo era prodotta con panni riciclati con suola intrecciata in canapa coltivata appositamente allo scopo.

 

Oggi mantiene il pregio dell’artigianalità e il confort dei materiali naturali ma è anche interpretata con fantasie originali

e tessuti preziosi.

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Puncetto

Il puncetto o punto saraceno è una trina costituita da una successione di nodi effettuati su un filo di cotone, con il solo ausilio dell’ago, a formare disegni geometrici di pieni su vuoti, quasi ad imitare filigrane in avorio.

Il puncetto è utilizzato soprattutto per impreziosire i costumi tradizionali delle donne varallesi e per arricchire lenzuola e tovaglie del corredo delle spose ed è considerato il fiore all’occhiello dell’artigianato valsesiano, avendo costituito tra l’altro, parte integrante del corredo delle corti dei Savoia.

Legno

La lavorazione del legno rappresenta una delle principali attività economiche ed artistiche della Valsesia.

Uno dei mestieri più praticati in Valsesia era proprio quello del falegname che si svolgeva in botteghe attrezzate munite di bancone centrale con morse, tornio e fresatrice. Erano essenziali anche le segherìe (le più antiche sono a Mollia e ad Alagna) dove si portavano i tronchi d’albero per ricavare assi da costruzione. 

Pietra

Così come il legno, anche la lavorazione della pietra in Valsesia costituisce una delle attività principali, basti pensare alla lavorazione di opere in granito per l’edilizia, pavimenti, rivestimenti di muri, arredo giardino, bagni e cucine, beole per copertura tetti, manufatti in graniti e marmi colorati.

Molto importante anche la lavorazione della Pietra Ollare che ha costituito una voce commerciale notevole per la produzione di vasellame e stoviglie: questo materiale veniva estratto in cave ormai dismesse come quelle scavane nella zona di Stofful, sopra Alagna.

Ferro

Con il ferro battuto venivano realizzati manufatti destinati a diversi utilizzi come, ad esempio, le tradizionali lampade da illuminazione (“lüm”) dalla caratteristica forma allungata o un particolare strumento musicale, la Ribebba, simile allo “scaccia pensieri” siciliano usato, almeno inizialmente, per il richiamo degli armenti al pascolo. 

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